venerdì 15 gennaio 2016

Torna l'ANGOLO del fisioterapista: parliamo delle lesioni alla SPALLA


Siamo giunti alla quarta puntata della nostra rubrica, "L'angolo del fisioterapista". Con oggi affrontiamo un altro tema molto sentito dai tennisti, ovvero i problemi alla spalla e alla cuffia dei rotatori. Nei precedenti appuntamenti avevamo parlato di gomito del tennista, tendine d'Achille e mal di schiena. La rubrica è in collaborazione con lo studio FKT di via Recchi a Como.

ANATOMIA

La cuffia dei rotatori è il complesso muscolo-tendineo che ha il compito di fissare e stabilizzare l'articolazione scapolo-omerale. E’ formata dai tendini di quattro muscoli che avvolgono la testa dell’omero come una vera e propria cuffia, da qui ne deriva il nome. I quattro muscoli che compongono la cuffia dei rotatori sono:

  • muscolo sovraspinato
  • muscolo sottospinato
  • muscolo piccolo rotondo
  • muscolo sottoscapolare 

LE LESIONI

La classificazione delle lesioni si divide in: lesioni complete, che interessano l’intero spessore di uno o più tendini della cuffia determinando una comunicazione diretta tra la cavità articolare e la borsa sotto-acromiale (spesso si deve ricorrere al trattamento chirurgico); lesioni parziali che, invece, coinvolgono esclusivamente una parte di un unico tendine.

CAUSE

Ci sono due principali cause di lesioni della cuffia dei rotatori, ovvero le lesioni acute e quelle degenerative. Per lesione acuta si intende quando vi è un trauma diretto (caduta sul braccio o quando si solleva qualcosa di molto pesante, con un movimento a strappo). Questo tipo di trauma può associarsi ad altre lesioni della spalla, come una clavicola rotta o una spalla lussata. La lesione degenerativa è il risultato di un logoramento del tendine che avviene lentamente nel tempo. Questa degenerazione si può verificare naturalmente con l'avanzare dell'età, durante un’attività lavorativa che prevede movimenti con la mano sopra la testa (over head) o praticando sport che sollecitano la cuffia come il tennis. Le lesioni della cuffia dei rotatori sono più comuni nel braccio dominante.

SEGNI E SINTOMI

I principali sintomi che si avvertono:

  • Il dolore a riposo e di notte, in particolare se si dorme sulla spalla malata.
  • Il dolore durante il sollevamento e l'abbassamento del braccio o durante movimenti specifici.
  • Debolezza durante il sollevamento o la rotazione del braccio.
  • Crepitio o sensazione rumorosa quando si muove la spalla in certe posizioni.

Alcuni sintomi sono peculiari per le lesione acute e altri per quelle degenerative. Precisamente nelle lesioni acute troviamo in genere dolore intenso, sensazione di blocco e di debolezza immediata; nelle lesioni degenerative vi è dolore notturno e debolezza del braccio che peggiora col tempo.

DIAGNOSI

La diagnosi può essere effettuata tramite test clinici effettuati dal medico e tramite indagini diagnostiche quali:

  • Raggi-X: poiché i raggi X non mostrano i tessuti molli della spalla come la cuffia dei rotatori, i raggi X di una spalla di solito non mostrano anomalie. Al massimo più possono mostrare piccole calcificazioni.
  • La risonanza magnetica (RNM): questo è lo studio più specifico poiché mostra sia i tessuti molli (come i tendini della cuffia dei rotatori), le cartilagini e le ossa. Essa può essere effettuata anche somministrando un mezzo di contrasto (ovvero viene iniettato un liquido nell’articolazione per mettere meglio in risalto eventuali lesioni).
  • Ecografia: lo studio ecografico della cuffia è spesso richiesto dallo specialista per ottenere immagini specifiche e confermare la presenza di lesioni della cuffia dei rotatori. L’ecografia ci permette la valutazione dinamica e non invasiva di tendini, muscoli e di diversi legamenti articolari.

FISIOTERAPIA

L'obiettivo di qualsiasi trattamento è di ridurre il dolore e di ripristinare la funzionalità della spalla. Ci sono diverse opzioni di trattamento per una lesione della cuffia dei rotatori, la scelta migliore è legata a diversi fattori, per questo spesso è diversa per ogni caso. Infatti, nella pianificazione del trattamento, il fisioterapista prenderà in considerazione l'età, il genere di attività svolta, la salute generale, il tipo di lesione e, in caso di tennisti, anche il livello di gioco. Le tecniche di fisioterapia, come la laserterapia, gli ultrasuoni o la tecarterapia sono efficaci per ridurre i sintomi dolorosi e velocizzano il processo riparativo della lesione. Potrebbe essere anche raccomandato l'utilizzo di un bendaggio di supporto o di un tutore, che impediscono i movimenti dolorosi, garantendo il riposo dell'arto e alleviano i sintomi della lesione. Solo quando il dolore e l’infiammazione diminuiscono, si possono iniziare ad eseguire degli esercizi specifici di rinforzo e allungamento consigliati dal vostro fisioterapista per ristabilire il gesto tecnico.


Bibliografia:

  • Hoppenfeld, S. 2011. Physical examination of the musculoskeletal system. Bologna: Prentice hall
  • Kapandji, A. I. 2010. Articular physiology Malcine, Milan: Monduzzi
  • Zicca,Guida ai sentieri del corpo,2011.Milano. Edi-ermes

Sitografia:

  • Superior Labrum Anterior Posterior Lesions and Associated Injuries: Return to Play in Elite Athletes. Orthop J Sports Med. 2015 Apr 27. Beyzadeoglu T1, Circi E2.
  • Work-related lesions of the supraspinatus tendon: a case-control study. Int Arch Occup Environ Health. 2011 Apr.Seidler A1, Bolm-Audorff U, Petereit-Haack G, Ball E, Klupp M, Krauss N, Elsner G.

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