venerdì 19 settembre 2014

La sfida impossibile della Chinellato alla Camerin: una semifinale da ricordare


Ci sono partite che contano nella vita sportiva di un atleta indipendentemente dal risultato. Perchè segnano, all'interno di un percorso di crescita, un obiettivo, una asticella ben visibile da tentare di raggiungere e se possibile superare. Questa partita l'ha giocata oggi pomeriggio Silvia Chinellato, 17enne del Circolo Tennis Cantù, a Milano nell'Open del Tennis Club Lombardo. In semifinale, la brianzola ha incrociato la racchetta con Maria Elena Camerin (nella foto), testa di serie numero 1, giocatrice di prima categoria e, soprattutto ex 40 al mondo della Wta e oggi numero 252.
Silvia ha perso in due set. Ma soprattutto nella seconda partita, dopo il 6-0 iniziale, ha cominciato a prendere confidenza con il gioco dei Pro, perdendo 6-2 ma combattendo ai vantaggi in molti giochi. Come detto, ora ha davanti agli occhi l'asticella da tentare di raggiungere e superare. La Chinellato ha chiuso così un torneo positivo che, come detto, l'ha vista arrivare in semifinale dopo aver superato Carlotta Ripa e Karin Conti (2.4, stessa classifica di Silvia) e la comasca Giulia Sussarello (2.2) per 7-6, 6-0. Fuori negli ottavi Giada Clerici (2.3 dello Junior Tennis Training) piegata in tre set da Carolina Petrelli (2.4) per 1-6, 6-4, 6-4. Buon torneo per la giocatrice di Gravedona Francesca Rumi (Under 14) che dopo aver vinto le qualificazioni ha superato un turno del tabellone finale, prima di arrendersi a Carlotta Ripa (2.4) sfiorando però il colpaccio: 4-6, 7-6, 6-1.

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