Quando la partita diventa una "tonnara", per vincerla servono gli attributi. Quelli che ha avuto oggi Andrea Arnaboldi, che dopo aver annullato cinque match point (due consecutivi sul 5-4 del terzo set) e dopo soprattutto un tie break chiuso 12-10, ha staccato il biglietto per i quarti di finale del Challenger di Kazan, "Kremlin Cup".
Era favorito, Andrea, rispetto al lituano di Bergamo Laurynas Grigelis. Ma la partita - non certo la migliore giocata dal canturino - si è messa subito male, sotto per 6-3. Ed è qui che il mancino 27enne ha meritato il successo. Ha chiuso il fioretto nella sacca e ha iniziato a remare punto dopo punto, sudando e correndo su ogni singola pallina, intervallando bei colpi a errori sanguinosi come il colpo al volo in campo aperto (messo in rete) che ha regalato all'avversario i primi due match point. Questo dopo che l'incontro era stato rimesso in equilibrio con un 6-4 nel secondo set. Il tie break, dicevamo, è stato interminabile e appassionate. I match point per il lituano sono saliti a cinque, Andrea ne ha avuti due ma al terzo (con un servizio vincente) ha chiuso l'incontro dopo 2 ore e un quarto. Curiosità statistica, che nel tennis conta quanto il due di picche a briscola ma che fa sempre un certo effetto: Grigelis in totale ha ottenuto più punti di Arnaboldi, 104 a 100. Ora nei quarti ci sarà l'inedita sfida con l'indiano Yuki Bhamri, 22 anni, lo scorso anno salito fino alla 140esima piazza mondiale dell'Atp.
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