domenica 15 novembre 2015

Torna l'ANGOLO del fisioterapista: in questo mese parliamo del TENDINE D'ACHILLE


Eccoci arrivati alla seconda puntata dell'Angolo del Fisioterapista, la rubrica di "Game Set & Match - Il Tennis Comasco" che tenta di fornire informazioni utili ai giocatori in merito alle problematiche fisiche più frequenti. Nella prima puntata avevamo parlato del gomito del tennista, oggi tratteremo, in collaborazione con lo studio FKT di via Recchi a Como, il tendine d'Achille.


ANATOMIA

Il tendine d’Achille è formato da tre muscoli posteriori della gamba, il gemello mediale, il gemello laterale ed il soleo. Inizia verso la metà della gamba e si inserisce sul calcagno. E’ il tendine più grosso e robusto del corpo umano ma spesso è soggetto a lesioni perché  ha la funzione di fornire la riserva di energia elastica nel salto, nel cammino e nella corsa.


CAUSE

Le lesioni che subisce il tendine d’Achille sono la tendinite e la rottura. Le cause di tali lesioni possono essere classificate in traumatiche, microtraumatiche e su base infiammatoria. Con i termini lesioni traumatiche ci riferiamo a quelle lesioni causate da traumi diretti o indiretti ricevuti dall’esterno (sport da contatto, incidenti). Per lesioni microtraumatiche intendiamo lesioni da sovraccarico funzionale. Il sovraccarico può essere dovuto a cause interne (alterazione della postura, variazioni anatomiche del tendine) o esterne (allenamento incongruo, terreno di gioco o calzature). Infine per lesione su base infiammatoria e/o dismetabolica, imputiamo le lesioni del tendine causate da sovraccarico funzionale, da patologie (quali gotta, artrite reumatoide o insufficienza renale) o dall’assunzione di farmaci (alcuni tipi di antibiotici).


SEGNI E SINTOMI

I sintomi più comuni della tendinite dell'Achilleo sono:

* Dolore e rigidità lungo il tendine d'Achille al mattino.

* Dolore lungo il tendine o posteriormente al tallone che peggiora con l'attività.

* Dolore intenso il giorno dopo l'esercizio.

* Difficoltà o dolore al movimento di flessione plantare della caviglia

I segni più comuni della tendinite dell’Achilleo sono

* Ispessimento del tendine.

* Gonfiore che è sempre presente e peggiora durante il giorno con l'attività.

* Sperone osseo calcaneare (in caso di tendinite inserzionale)


DIAGNOSI

Se si manifestano tali sintomi è consigliabile la sospensione dell’ attività sportiva e il riposo funzionale al fine di non peggiorare l’infiammazione e aumentare così il rischio di lesioni parziali o totali del tendine. Se il dolore persiste nonostante l’inattività il consulto del medico o del fisioterapista è fondamentale per indirizzare correttamente la terapia. Al paziente saranno chieste informazioni fondamentali per la valutazione anamnestica come la recente insorgenza di traumi e il tipo di attività sportiva praticata. Potrebbe essere richiesto un’approfondimento tramite metodi diagnostici quali:

Ecografia: l’esame che chiarisce la tipologia (processo infiammatorio e/o degenerativo) e l’entità della patologia, permette di valutare tendini, muscoli, borse e di evidenziarne eventuali edemi o lesioni.

Raggi X: la radiografia in questo caso non è di routine ma può rivelare la presenza di calcificazioni o ossificazione del tendine che possono facilitare la tendinopatia.

Risonanza magnetica (MRI): usa un campo magnetico e le onde radio per produrre immagini in sezione o a tre dimensioni, in grado di visualizzare i dettagli dei tessuti degenerati e del tendine rotto.


FISIOTERAPIA

Il trattamento precoce dell’ infiammazione al tendine d’Achille prevede l’utilizzo di terapie fisiche quali Laserterapia, Tecarterapia e Ultrasuonoterapia  per la diminuzione del processo infiammatorio. Quando indicata, è molto utile anche la terapia manuale come il massaggio trasverso profondo. Potrebbe essere anche raccomandato l'utilizzo di un bendaggio di supporto (maggiormente negli sportivi) che impedisce i movimenti dolorosi, o del bendaggio funzionale con Kinesio Tape in grado di dare stimoli neuro-muscolo-tendinei per una corretta guarigione della struttura. Quando i processi infiammatori  diminuiscono, il fisioterapista  potrà fornire al paziente degli esercizi mirati al fine di escludere il riacutizzarsi del dolore e la regressione completa della sintomatologia evitando cosi possibili ricadute funzionali.


Sitografia:

Pub Med, Sports Medicine Unit, Umeå University, Umeå, SE. Clinical commentary of the evolution of the treatment for chronic painful mid-portion Achilles tendinopathy.October 2015

PubMed, Berner J, Zufferey P. Achilles tendinopathy. March 2015

Bibliografia:

* Hoppenfeld, S. 2011. Physical examination of the musculoskeletal system. Bologna: Prentice hall.

* Kapandji, A. I. 2010. Articular physiology Malcine, Milan: Monduzzi

* Zicca,Guida ai sentieri del corpo,2011.Milano. Edi-ermes

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