Due palle match annullate. Una battaglia lunga quasi tre ore. Andrea Arnaboldi, in versione uomo-maratona, si qualifica per il secondo Atp consecutivo, quello dell'Estoril, e si regala l'affascinante sfida al numero 40 al mondo, il giovane talento croato Borna Coric (19 anni).
Il derby di questa sera con il siciliano 19ennne Salvatore Caruso, è stato un match incredibile e appeso ad un filo. Anzi, quel filo per il canturino si era quasi spezzato quando, sotto 6-4 (dopo un primo set di grande difficoltà) e 6-4 sempre per Caruso nel secondo parziale giunto al tie break (senza servizi "strappati") Arnaboldi era sull'orlo del baratro.
Ma è stato a questo punto che il nostro giocatore ha calato l'asso: quattro punti consecutivi, secondo set in tasca e morale alle stelle per l'ultimo decisivo parziale.
Match finito? Assolutamente no. Perché al contrario delle previsioni, in questa pazza partita, a scattare avanti nel set decisivo è stato l'abbacchiato Caruso (2-0). Ma Andrea ancora una volta non ha mollato, ha impattato sul 3-3 per poi volare 5-3 con un parziale di 8 punti a 2.
Dopo quasi tre ore di gioco, è stato il giovane siciliano ad allentare la presa, perdendo nuovamente il servizio e regalando il 6-3 della vittoria ad Arnaboldi (al secondo match point).
Nemmeno il tempo di gioire, tuttavia, perché l'abbinamento del tabellone principale ha poi affiancato il qualificato canturino al croato Borna Coric, talento del tennis mondiale, numero 40 dell'Atp e testa di serie numero 6 all'Estoril. Insomma, peggio non poteva andare. Ma la sfida, pur con il pronostico "chiuso", è comunque affascinante.
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