martedì 30 agosto 2016

Spunti dal Challenger 4: "Arna" c'è ma ora affronta una montagna. Rublev e Ymer ok


Eccoci anche questa sera, di ritorno dai campi di Villa Olmo, con i nostri spunti dal Challenger "Città di Como". Spunti per la verità molto "patriottici", visto che la cosa che ci siamo portati a casa con soddisfazione è stata la vittoria di Andrea Arnaboldi nel turno inaugurale.


Premessa: non era una partita facile quella contro l'argentino Pedro Cachin, per diversi motivi. Il primo: Cachin arrivava ben rodato  dalle qualificazioni, vinte senza troppo soffrire ma dopo aver saggiato bene bene i campi. Secondo: l'argentino è un "muro", nel senso che la palla in qualche modo la manda sempre dall'altra parte della rete.


Il classico giocatore insomma che se lo affronti senza la voglia di soffrire, ti manda diretto al manicomio. E l'impatto con il match di Andrea un po' ci aveva fatto temere. Perché dopo non aver sfruttato una occasione per il break sul 2-2, si trovava subito dopo sotto 2-4.


Le palle corte a ripetizione di Cachin un po' infastidivano e un po' toglievano il ritmo. E poi c'era sempre la solita storia del punto da fare tre, quattro volte per ottenere un 15. Ma è stato in questo momento che Arnaboldi è salito in cattedra, sopportato dal pubblico comasco, piazzando quattro giochi di fila per il 6-4. Un epilogo giunto in un amen.


Decisamente meglio il secondo set, almeno fino al 5-3 quando Cachin reagiva, tornava in modalità "muro" e risaliva 5-4 ottenendo il break con Andrea al servizio per il match. Partita riaperta? Nemmeno per sogno, perché il turno successivo l'argentino infilava un doppio fallo e tre errori gratuiti per 6-4 Arnaboldi che vale gli ottavi di finale.


Ora però per il canturino c'è lo scoglio più duro. Perché solo così può essere definito il Gerard Melzer visto oggi annientare Lorenzo Sonego in poco più di un'ora. L'austriaco, che è il numero 88 al mondo, ha concesso una sola palla break. Servirà insomma un Arnaboldi in modalità "Roland Garros".


Ma oggi negli occhi ci sono rimasti anche i due giovanissimi Andrey Rublev e Mikael Ymer, 18 anni il primo 17 il secondo. Entrambi hanno vinto in rimonta dopo essere stati sotto di un set. Rublev affrontava addirittura la testa di serie numero 4, lo slovacco Andrej Martin, finalista quest'anno a Umago (Atp 250) battuto solo da Fognini. Sotto 2-6, coccolato all'angolo dal suo coach, colpo dopo colpo, ha ribaltato il match (lottando su ogni punto) con un bel 6-3 6-3.


Ymer contro il serbo Danilo Petrovic, prima si è beccato un 6-0, poi - con tanta grinta ma non solo - ha trovato la forza di aggrapparsi al sogno di raggiungere gli ottavi credendoci e ribaltando il punteggio con un 6-4 6-4. Un'ottima impressione ci ha fatto anche l'argentino Leonardo Mayer, almeno per un set e mezzo (6-2, 5-3), prima cioè di complicarsi la vita contro il portoghese Sousa salvandosi solo al tie break.

Abbiamo finito. Domani mattina dalle 11 scattano gli ottavi. Pronostici? Boh... al momento non ci abbiamo ancora capito molto e dire Melzer è fin troppo scontato. Attendiamo un altro turno prima di avere le idee un po' più chiare. Nelle foto, dall'altro, Arnaboldi sotto gli occhi del suo angolo, in campo, e osservato dal pubblico comasco. Poi Rublev in giallo e Mayer in bianco.

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