sabato 8 agosto 2015

A Cortina un braccio di ferro lungo tre set. Poi il tie break premia Gonzalez


Un braccio di ferro durato un pomeriggio intero. Comprensivo di tre set tiratissimi (104 a 99 i punti alla fine, a dimostrazione dell'infinito equilibrio) e di due interruzioni per la pioggia. Entrambi, beffarde, con i giocatori al servizio per il set. Alla fine però è l'argentino Maximo Gonzalez, un terraiolo nel corpo e nell'animo, dal gioco sempre uguale ma difficile da scalfire, ad accedere alla finale del Challenger di Cortina d'Ampezzo.


Andrea Arnaboldi si è fermato solo sul tie break del set decisivo, dopo che le prime due frazioni si erano chiuse 6-4 per Gonzalez (la prima interruzione per pioggia sul 5-4 con l'argentino al servizio) e 6-3 per Arnaboldi. E in questo caso lo stop per il meteo è arrivato addirittura sul 5-3, 40-40. 

Il set decisivo non ha avuto palle break, ma è stato però il canturino ad andare più vicino al colpaccio, soprattutto nel nono gioco sul 4-4 quando Gonzalez ha dovuto aggrapparsi ai vantaggi (14 punti giocati) per andare 5-4. Poi 5-5, 6-6 e tie break in cui l'argentino è scappato e non è stato più ripreso.

Arnaboldi chiude così un'ottima settimana con la prima semifinale della stagione e (lunedì lo sapremo) il nuovo best ranking ulteriormente ritoccato. 

Ora si cambia la superficie. Le quali dell'Us Open sono alle porte e Andrea la prossima settimana lascerà la terra rossa per saggiare il cemento al Challenger di Portoroz. Poi si partirà per l'America. 

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