martedì 12 luglio 2016

Atp di Bastad: super Arnaboldi contro il "portafortuna" Trungelliti. E' negli ottavi


Nel tennis esistono situazioni strane, cui è difficile dare una spiegazione. Due di queste riguardano Andrea Arnaboldi, il nostro migliore giocatore scivolato fuori dai primi 200 al mondo.

La prima: mediamente Andrea gioca meglio nei tornei Atp - quando gli capita l'occasione di potersi confrontare con giocatori di alto livello - rispetto ai Challenger. Senza voler guardare per forza al Roland Garros 2015, l'apice fino ad ora della carriera di Arnaboldi, alcune delle prestazioni migliori del canturino sono arrivate proprio in questi tornei da big. Vedi la qualificazione a Roma nel 2015 e pure quella a Bastad (Svezia) sempre dello scorso anno.

La seconda situazione riguarda invece il particolare gradimento di un giocatore piuttosto che di un altro. Capita così che il buon Marco Trungelliti, argentino 125° al mondo, quando incrocia la strada di Arnaboldi - seppur con cento posizioni in classifica di margine - finisca al tappeto. I precedenti dicono 3-0 per il canturino. Il penultimo era stato proprio al Roland Garros 2015 nell'ultimo turno di qualificazione (vittoria in tre set 5-7, 7-5, 6-3), l'ultimo oggi a Bastad, nel primo turno del tabellone principale del torneo Atp svedese.

Evento in cui Andrea era entrato per il rotto della cuffia - come ultimo giocatore - e che ora lo vedrà giocare gli ottavi di finale contro il numero 79 al mondo, il russo Evgeny Donskoy, testa di serie numero 8 di un torneo che ha come favorito lo spagnolo David Ferrer (13° dell'Atp).

La partita di oggi è stata emozionante e vinta in rimonta, dopo un primo set chiuso 6-2 per l'argentino che lasciava pensare ad un esito negativo del match. Invece Arnaboldi è rimasto attaccato ad ogni punto, cambiando la partita minuto dopo minuto. L'avversario nella seconda frazione è andato sotto 3-1 ma non ha ceduto, è tornato 3-3, si è difeso sul 4-3 in un game interminabile che gli ha regalato il 4-4 per poi cedere per 6-4.

L'ultimo set è partito invece con un sussulto di Trungelliti (break ad Andrea) che è però rimasto tale: il canturino è volato subito dopo 4-1 mantenendo le distanze fino al 6-3 che gli ha consegnato gli (inattesi) ottavi di finale.

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