No, non avete letto male. Su "Game Set & Match - Il Tennis Comasco" nella puntata di giugno dell'Angolo del Fisioterapista parliamo di "Gomito del golfista". Un problema che in realtà si chiama epitrocleite e che, a dispetto del nome, può riguardare anche il mondo della racchetta.
ANATOMIA
L’epitrocleite, più comunemente conosciuta come “gomito del golfista”, è un’infiammazione del complesso di tendini, e dei relativi muscoli, che originano dall’epicondilo del gomito e si inseriscono sull’avambraccio,sul polso e sulla mano. Sebbene questa patologia colpisce prevalentemente che pratica il golf, negli ultimi anni interessa frequentemente anche i tennisti.
CAUSE
L’epitrocleite è un’infiammazione di alcuni muscoli e tendini che muovono o stabilizzano il polso e le dita. Questa infiammazione è causata dal sovraccarico funzionale, ovvero dal ripetuto movimento rapido con contrazioni muscolari massimali protratta nel tempo. Diverse attività sportive possono portare all’epitrocleite: il golf, gli sport di lancio, il sollevamento pesi ed il tennis. A volte la causa va ricercata anche una scorretta postura.
SEGNI E SINTOMI
Il sintomo più frequente dell’epitrocleite è il dolore mediale al gomito, avvertito nella parte interna dell'avambraccio. Il dolore si acutizza con il movimento, in particolare durante la flessione dei muscoli dell'avambraccio o la pronazione del polso contro una resistenza. L'epitrocleite colpisce con più frequenza l'arto dominante e può provocare:
Il dolore può apparire improvvisamente o gradualmente.
DIAGNOSI
Fondamentale è una visita o dal medico o dal proprio fisioterapista durante la quale vi saranno fatte diverse domande e saranno effettuati dei test manuali per confermare o meno la patologia. La diagnosi è prevalentemente clinica e si avvale di test di provocazione. Il medico o il fisioterapista possono raccomandare ulteriori indagini per escludere altre cause alla base del disturbo:
FISIOTERAPIA
Il trattamento è sintomatico e prevede riposo dall’attività sportiva, fisioterapia con tecniche di terapia manuale (massaggio trasverso profondo e riabilitazione posturale), terapie fisiche come la laserterapia, gli ultrasuoni o la tecarterapia e, a discrezione del medico, la terapia farmacologica. L’epitrocleite non adeguatamente curata può comportare dolore cronico al gomito, limitazioni nei movimenti e contratture persistenti nella zona dell’avambraccio, quindi non bisogna sottovalutare questo problema. Nella fase acuta potrebbe essere anche raccomandato l'utilizzo di un bendaggio di supporto o di un tutore, che impediscano i movimenti dolorosi, garantendo il riposo dell'arto.
Bibliografia:
Clinica Ortopedica, A. Mancini-C. Morlacchi
Guida ai sentieri del corpo, Andrew Biel
ANATOMIA
L’epitrocleite, più comunemente conosciuta come “gomito del golfista”, è un’infiammazione del complesso di tendini, e dei relativi muscoli, che originano dall’epicondilo del gomito e si inseriscono sull’avambraccio,sul polso e sulla mano. Sebbene questa patologia colpisce prevalentemente che pratica il golf, negli ultimi anni interessa frequentemente anche i tennisti.
CAUSE
L’epitrocleite è un’infiammazione di alcuni muscoli e tendini che muovono o stabilizzano il polso e le dita. Questa infiammazione è causata dal sovraccarico funzionale, ovvero dal ripetuto movimento rapido con contrazioni muscolari massimali protratta nel tempo. Diverse attività sportive possono portare all’epitrocleite: il golf, gli sport di lancio, il sollevamento pesi ed il tennis. A volte la causa va ricercata anche una scorretta postura.
SEGNI E SINTOMI
Il sintomo più frequente dell’epitrocleite è il dolore mediale al gomito, avvertito nella parte interna dell'avambraccio. Il dolore si acutizza con il movimento, in particolare durante la flessione dei muscoli dell'avambraccio o la pronazione del polso contro una resistenza. L'epitrocleite colpisce con più frequenza l'arto dominante e può provocare:
- Dolore sul lato interno del gomito. A volte il dolore si estende lungo il lato interno dell'avambraccio.
- Rigidità.
- Debolezza nelle mani e polsi.
- Intorpidimento o formicolio,
Il dolore può apparire improvvisamente o gradualmente.
DIAGNOSI
Fondamentale è una visita o dal medico o dal proprio fisioterapista durante la quale vi saranno fatte diverse domande e saranno effettuati dei test manuali per confermare o meno la patologia. La diagnosi è prevalentemente clinica e si avvale di test di provocazione. Il medico o il fisioterapista possono raccomandare ulteriori indagini per escludere altre cause alla base del disturbo:
- Raggi X: per evidenziare eventuali calcificazioni o per escludere la presenza di artrite al gomito
- Risonanza magnetica (RM)
- Elettromiografia (EMG): il medico può ordinare un'elettromiografia per escludere la compressione di un nervo. Molte fibre nervose, infatti, decorrono a livello del gomito e i sintomi della loro compressione sono simili alle manifestazioni dell'epicondilite laterale.
- Lo studio ecografico del gomito è il più richiesto dallo specialista ortopedico e fisioterapista per ottenere immagini specifiche e confermare la presenza di patologia articolare. L’ecografia permette la valutazione dinamica non invasiva di tendini, nervi e di diversi legamenti articolari.
FISIOTERAPIA
Il trattamento è sintomatico e prevede riposo dall’attività sportiva, fisioterapia con tecniche di terapia manuale (massaggio trasverso profondo e riabilitazione posturale), terapie fisiche come la laserterapia, gli ultrasuoni o la tecarterapia e, a discrezione del medico, la terapia farmacologica. L’epitrocleite non adeguatamente curata può comportare dolore cronico al gomito, limitazioni nei movimenti e contratture persistenti nella zona dell’avambraccio, quindi non bisogna sottovalutare questo problema. Nella fase acuta potrebbe essere anche raccomandato l'utilizzo di un bendaggio di supporto o di un tutore, che impediscano i movimenti dolorosi, garantendo il riposo dell'arto.
Bibliografia:
Clinica Ortopedica, A. Mancini-C. Morlacchi
Guida ai sentieri del corpo, Andrew Biel
Nessun commento:
Posta un commento